Scossa Elettrica

Questo che segue è stato il mio contributo al libro di Paolo Redaelli “Scossa Elettrica – Storia del Rock Valtellinese 1980-2013”, uscito a fine 2013.
L’introduzione è del Redaelli, la cosiddetta farina del mio sacco è la parte fra virgolette.

 

“NESSUNO SCHEMA”

Determinante per la crescita della scena musicale in Valtellina è stata anche la gloriosa fanzine fotocopiata professionalmente “Nessuno Schema”, pubblicata ancora oggi (ora stampata) con grande passione da Claudio C. (all’epoca affiancato da Marco S.), dedita soprattutto ad hardcore, punk e metal. La sua consultazione è stata molto utile per ricostruire le storie di molti gruppi che compaiono in questo libro.
Claudio ci ha fornito una sua testimonianza diretta di quanto è stato ricco di fermenti il panorama locale in quel periodo, anche se molti gruppi sono vissuti lo spazio di qualche anno (o mese), spesso senza lasciare prove discografiche, bands-meteora di cui però si parla ancora dopo più di 20 anni e che hanno influenzato la scena locale (quella della bassa valle):

“Tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, in Bassa Valtellina e in particolare a Morbegno, insieme ai già attivi Carrions N.N. (hardcore metallico, un demo, un lp, un 7” e un album su cassetta sono il lascito della band forse più importante della bassa), Presence (rock/blues con voce femminile e un cd all’attivo), Sessorale (dark/wave con un paio di demo nel curriculum), Seven Seal (heavy metal con voce femminile, lasceranno un paio di cassette di concerti) ed Edgar’s Garden (prog-rock, esiste un nastro live), ad aprire la strada alle generazioni future sono da ricordare i Mamma Pus (la prima death metal band della valle, che ha lasciato ai posteri un demo nel ’92 e poi una rehearsal-tape del ’93 quando la denominazione era cambiata in Negative Approach), i Geriebene Haselnüsse (band pre-Caven, rock/pop con un demo all’attivo), i Karsavina (trio di hardcore molto “contaminato”, coi due futuri Milaus Max e Zonca in formazione, con all’attivo varie cassette da sala prove e un 7″ mai pubblicato ma esistente su nastro), i P.V.C. (ramonesianissimi, nessuna testimonianza vera e propria escluso qualche nastro live e da sala prove), gli Eclipsphobia (rock/pop psichedelico, attivi ancora oggi e con svariate uscite su nastro e cd all’attivo), gli Skunk ( metal-core old school, ci suonavo la batteria. A livello di uscite vale lo stesso discorso fatto per i P.v.c. ) e i Mosquitos (rock-blues, a dire il vero ¾ della band provenivano dall’Altolario, ma il gruppo veniva compreso nella scena della bassa valle. Un demo dovrebbe esistere, oltre alle solite cassette da saletta).
Fra 1992 e 1993 compaiono gli Overdones (punk band post-PVC, solo nastri da sala prove per loro), i Caven (folk-punk big band -a un certo punto erano in nove, fra cui il Billa, fisarmonicista poi con Enrico Ruggeri e Davide Van De Sfroos-, con un demo datato 1996 all’attivo, dozzine di nastri live e un cd lungamente in lavorazione ma mai terminato), i Pubertas Morbegno (sette elementi, ci suonavo pure io, siamo stati la primissima ska-core band in tutta Italia ad usare una sezione fiati e abbiamo fatto un paio di cassette), i Poxvirus (trio punk-rock con un demo all’attivo), i For Sale (rock italiano con punte hard-rock, hanno lasciato qualche cassetta dal vivo) e gli Infekted (death/thrash metal, band formata da alcuni esponenti dei Guerrieri, la gang dei giovani metal-kids morbegnesi. Si evolveranno negli Horrenda, ma di entrambe le bands rimane solo qualche nastro live).
A metà anni Novanta è la volta di Peter Punk (punk-rock, due demo), Eternit (hardcore melodico, un vinile 7″ più qualche nastro live/prova, ci suonavo anch’io), Nuke (hardcore biohazardiano), Cradlesound (acidrock hendrixiano con un demo e un 7″ all’attivo), Roypnol (metallo panteriano, un demo), Maister Proper (hardcore melodico, metà band sondriese. Un demo) e Mantis (dark-wave, esiste un demo dal vivo), mentre dalla vicina Valchiavenna provenivano i Pape Satan (un demo di rock stranissimo) e gli Shadow’s Distress (dark/wave, due demo). Cito anche i miei Deflorator, un solo concerto e un’unica rehearsal strumentale, ma fummo la prima black metal band della valle (nel 1996, dopo ovviamente i tiranesi Sagatrakavashen di Ugo Scarsi).
Verso la fine dei 90’s arrivano i vari Gotcha! (rap-core a due voci, un mini-cd), Unabomber (hardcore a due voci, un cd per loro), Obbrobrio (grindcore, un vinile 7″ split, uno split-demo, un lp su cassetta split e centinaia di pezzi su altrettante compilations in giro per il mondo. Ci suono pure io, la band esiste ancora), Castr-Azione (hardcore sparatissimo, uno split-demo coi succitati Obbrobrio), Gradinata Nord (la mia band principale attiva a tutt’oggi, rock da stadio come ci autodefiniamo. Abbiamo all’attivo tre cd di cui uno split), RedBloodHands (hardcore new school con tre cd usciti prima dello scioglimento), Skoda (duo electro-pop con un paio di cd fuori), i cccpiani Carasciò, Joseph C, (il re dell’elettronica morbegnese, autore di svariati nastri e cd), Polar Bears (hardcore melodico) e Sottomissione Zero (hardcore).
E chissà quanti me ne sono dimenticati!”