Claudio C. (Nessuno Schema, La Fiera Dell’Odio, Eternit, Gradinata Nord).
Bhè, che dire… Introdurre un personaggio come Claudio C. non è affatto semplice. Fin dagli albori degli anni ’90 impegnato con la sua Nessuno schema fanzine, 100 e rotte pagine di storie, interviste e pezzi di vita vissuta. Batterista del gruppo Eternit e Gradinata Nord, grande agitatore della scena hc/punk valtellinese. Lontano anni luce da quegli atteggiamenti arroganti che purtroppo nel passato e nel presente hanno funestato la nostra tanto amata scena hardcore. Rappresentante di quel modo di intendere l’hc fatto di risate e non di musi lunghi e di gare a chi ce l’ha più lungo… Per noi qui a Forthekidsxxx rimane un mito assoluto… E poi parliamo di uno che si è visto gli Slayer nel tour di “Reign In Blood” nel 1987… Già questo basterebbe ad elevarlo di una spanna sopra a tutto ahahahahah! P.s.: dopo anni di silenzio è stato dato alle stampre un numero nuovo di zecca di Nessuno Schema… Fatevi un favore e acquistatela…
Allora Claudio innanzitutto come va? Lavori ancora nei cantieri come 15 anni fa? E soprattutto: ti sei sposato?
Diciamo che si tira avanti! Sì, sempre nei cantieri, sono sempre un artigiano edile e ormai un old schooler pure in quel campo ;-). No, non mi son sposato (come mai questo morboso interesse ;-) ?) (perchè siamo fottutamente curiosi, ahahahah ndr), ho solo convissuto per qualche tempo che alla fine è più o meno la stessa cosa. Al momento sono single per cui le vostre splendide lettrici possono farsi avanti tranquillamente, anche a due a due ;-)
Nessuno Schema è stata per noi una sorta di bibbia (scusa il termine eheheh). Oltre 100 pagine scritte fittissime, con frequenti riferimenti alla vita in quel di Colico. Quando tu e Marco avete iniziato la fanzine aveva un’impostazione decisamente più classica. Poi si è tramutata in una sorta di diario. Da cosa nacque questo cambiamento? E soprattutto: quanto vi piacciono i Kina?
Mah, diciamo che la “sorta di diario”, per usare le tue parole, era l’impostazione che avevo in mente di dare alla fanza ai tempi in cui questa prese il nome di “Nessuno Schema” (nel ’92, dopo tre numeri come “That’s Life” sottoforma di mini-zine di quattro pagine); in effetti ci ho/abbiamo messo un po’ ad arrivarci! ;-) Il nome NS (chiaramente preso a prestito dal pezzo dei Kina) mi pareva appropriato per come intendevo far diventare la fanza negli anni a venire, cioè un contenitore in cui scrivere di tutto ciò che mi passasse per la mente, senza preclusioni di sorta, senza nessuno schema, appunto! I Kina a me piacciono parecchio e li ascolto tuttora con estremo piacere. Penso sia lo stesso per il mio ex-collega di fanza Marco.
Quello che ci colpiva mentre leggevamo le pagine da voi assemblate era il vostro giro. Magari non era enorme come nelle grandi città, però pareva ci fosse molto affiatamento e supporto. Cosa ricordi di quei giorni? E’ rimasto qualcosa? Hai qualche anedotto da raccontarci?
Sì, il fatto di vivere nella provincia estrema accomunava un po’ tutti noi ragazzi appassionati di musica hardcore/punk/metal/rock (e chi fra noi suonicchiava qualche strumento), per cui, almeno nei primi anni novanta, c’era in effetti una discreta solidarietà fra i gruppi. Poi sempre meno anno dopo anno… Di quei giorni sono rimaste delle solide amicizie, tutto lì. Aneddoti ne avrei a centinaia, ma non penso siano interessanti per chi non conosce le persone che verrebbero citate.
Ad un certo punto arriva pure uno split con la fanzine Shove di Andrea Valentini. Lo confesso: finalmente un mio piccolo sogno si avverava. Quando ci arrivò per le mani ce la sciroppammo in 20 minuti netti ahahaha! Volevamo chiedervi come vi venne l’idea di unire due fanzine che comunque presentavano molti punti in comuni ma anche delle sostanziali differenze. Guardandoti indietro ti ritieni soddisfatto?
L’idea venne fuori in occasione di una visita al Valentini in quel di Alessandria che facemmo io e Marco nell’estate del ’96. Con Andrea ero in contatto già da qualche anno e ci sentivamo molto spesso via lettera o telefono, oltre ad esserci già visti di persona a qualche concerto; noi eravamo dei fans di “Shove” e a lui piaceva “Nessuno Schema”, in più eravamo diventati amici, per cui fare uno split fu una conseguenza abbastanza logica ;-) e lo facemmo uscire un paio di anni dopo. Alla fine sì, mi ritengo soddisfatto di quell’uscita!
Non pago di tutto ciò arriva pure la Fiera Del Bestiame, distribuzione nata soprattutto grazie agli scambi con la fanzine. Come gestivi il tutto? Anche Marco era coinvolto nella cosa? Dopo un pò cambiò il nome in Fiera Dell’Odio. Sotto di essa uscirono anche alcuni cd e vinili se non sbagliam…
No, devo correggervi, la distribuzione venne fondata nel 1993 dal Fabio Bonelli (che in anni recenti ha suonato coi Milaus e attualmente si diletta con quel progetto chiamato Musica Da Cucina…) e non c’entrava nulla con “Nessuno Schema”. Io mi unii a lui verso la fine di quell’anno per dargli una mano e dopo circa sei mesi la distro rimase interamente in mano mia…un affarone! ;-) Marco mi dava una mano per i cataloghi, le grafiche, i flyers, ecc.ecc. e alla fine era mio “socio” anche in quest’altra impresa (fallimentare, ovviamente, eheh!). La gestivo come tanti altri miei “colleghi” contemporanei, cioè con grande passione e per la gloria, come detto sopra ;-) ! Come La Fiera del Bestiame ho/abbiamo fatto uscire la cassetta dei Caven (la folk-punk band del succitato Fabio), il 7” degli Eternit (la band in cui suonavamo io e il Marco) e il cd ‘Hardcore Against Repression’ degli Atrox e coprodotto i 7” dei Molto Rumore Per Nulla di Aosta, dei siciliani Alter-Azione e dei torinesi Arsenico. Nel ’99 ci fu la fusione fra FDB e Odio Alpino (minuscola etichetta morbegnese gestita dal duo Rocco/Lorenzo, quest’ultimo futuro chitarrista dei DeathBeforeWork) che portò a La Fiera dell’Odio, appunto. Abbiamo fatto uscire due lavori degli Obbrobrio (band in cui militiamo tutti e tre), il cd di Joseph C e coprodotto alcuni altri dischi, fra cui un 7” dei tuoi quasi vicini di casa R.o.i.d., il cd dei LaFalce e una compilation internazionale di bands grindcore sempre su 7” e forse qualcos’altro che al momento non mi sovviene (in quegli anni gran parte del lavoro se lo sobbarcava il Rocco). A fine 2004 ci siamo rotti le balle e abbiamo sbaraccato tutto!
Giungiamo ora al capitolo Eternit. Un 7″ all’attivo e svariati concerti (molto ben raccontati nella sezione concerti di Nessuno Schema). Suonavate un punk hardcore con un tocco melodico e con una ragazza alla voce (cosa poi non troppo usuale ai tempi). Vuoi raccontarci un pò della realizzazione del 7″? Ne sei soddisfatto? Come mai vi siete sciolti? Avete in mente di fare qualche concerto di reunion?
Mah, fondammo il gruppo nel settembre del ’95, buttammo giù un po’ di pezzi e ne scegliemmo quattro da registrare per quel 7” che uscì nel luglio del ’96. A posteriori, non un gran disco (salverei solo un pezzo, l’ultimo). Ci siamo sciolti perchè… boh? Motivi interni alla band può andare? ;-) Per quanto mi riguarda sono totalmente contrario a qualsiasi reunion (di qualsiasi band in cui abbia suonato, il passato è meglio che se ne stia dov’è). Prima o poi uscirà però una raccolta di tutti i pezzi degli Eternit (il 7”, dei brani live e una registrazione con un 4 piste di tutti i brani che sarebbero dovuti finire su un Lp mai inciso) sottoforma di cd di quasi ottanta minuti in edizione limitatissima per i soli amici dei componenti della band.
Altro gruppo nel quale eri coinvolto furono gli Obbrobrio, progetto grind hardcore con cui avete condiviso uno split 7″ con i Disarm (con il vostro lato copertina omaggio ai Metallica di “Master Of Puppets”) e addirittura un cd split con tra gli altri i Fuck The Facts. Vuoi parlarcene un pò? Avete suonato in giro? Come mai vi siete sciolti?
Gli Obbrobrio non sono sciolti! Semplicemente non abbiamo più registrato niente da ormai dieci anni, ma la band sulla carta esiste ancora (al netto dei sei componenti sparsi in giro per l’Italia e l’Europa). Anche perchè trattasi di un progetto basato sull’idea di un gruppo che avrebbe provato una volta ogni tanto e che in ogni occasione avrebbe registrato tutto quello che sarebbe stato improvvisato sul momento; ci siamo trovati sei o sette volte nel corso della nostra esistenza e in quelle occasioni abbiamo sempre messo su nastro qualcosa. Dal vivo ovviamente non abbiamo mai suonato. Prima o poi qualcosa di nuovo dovremmo deciderci di registrarlo in effetti! ;-)
Chi era Joseph C.?
Joseph C (con la C che sta per Curwen, Joseph Curwen è il protagonista di un racconto di H.P. Loevcraft) è il re dell’elettronica morbegnese, attivo sia come one man band (e svariati lavori all’attivo, fra cui il succitato cd su FDO) sia come tastierista/”effettista” degli Obbrobrio. Ultimamente ha registrato qualche cosa a nome Joy Coroner (Joseph C).
Arriviamo in tempi più recente con i Gradinata Nord. Personalmente il vostro split cd con i Rebelde è in testa alla nostra classifica dei cd che ascoltiam sempre molto volentieri. Anche qui volevamo chiederti come avete iniziato. Mi pare che sia uscito un nuovo cd, in cui avete abbandonato l’oi!-core per cimentarvi con un hard rock più glam. Correggetteci se sbagliamo…
No, tutto giusto, anche se la parola “glam” stride abbastanza con quattro (ora cinque) disgraziati come noi ;-). I Gradinata Nord nascono nel gennaio 2000 con una formazione a cinque fra cui due cantanti solisti e di quella primissima incarnazione a tutt’oggi sopravviviamo io e l’Alex (uno dei chitarristi. Lo stile degli inizi è quello di un Oi!-Core volutamente molto ignorante con testi a base di calcio, ultras, rissosità e polemica varia. Con l’arrivo del Papo alla voce (siamo nell’autunno del 2000) lo stile si sposta su un Oi! più propriamente detto, ferme restando le tematiche che, se possibile, si fanno anche più ignoranti nel loro svolgimento. Lo split coi Rebelde (2002) è la fotografia di quel periodo. Segue la composizione di una manciata di pezzi nuovi nei quali all’Oi! si affianca un certo Hard-Rock’n’roll, mentre i testi (ferma restandone l’assoluta ignoranza, sia chiaro) passano a trattare anche altri argomenti tipo motociclette, Braccio di Ferro, girls girls girls, marinai, spiagge lacustri, ecc. Diciamo che se all’inizio volevamo essere il più ignoranti possibile, adesso cerchiamo anche di fare dei testi che trattino i clichès del rock e anche del punk/oi! in maniera divertita e divertente e con una certa componente parodistica. Questi pezzi (tutti 2002/2003) vengono finalmente registrati nel 2008 (dopo alcuni anni in cui il gruppo, pur non sciogliendosi, mette in stand-by la propria attività live, pur provando sporadicamente in saletta) per il cd “Valtellina boyz” uscito a inizio 2010. Ultima nostra “fatica” è il cd-raccolta “Never trust a indie – 2000/2002…2010” (uscito nel dicembre 2011), che comprende i pezzi dello split coi Rebelde rimasterizzati, un live del 2010 e alcuni pezzi dal vivo con la primissima formazione. Chi volesse approfondire: Gradinata Nord.
Come vedi lo stato della scena hardcore punk attuale? Vedremo mai un nuovo numero di Nessuno Schema?
La scena HC/Punk attuale, sinceramente, non la conosco nè la seguo. Vedrete però un nuovo numero di “Nessuno Schema”: l’ho terminato, finalmente, a metà giugno ed è uscito oggi 29/6/2013, impaginato dal succitato Joseph C (Domenico Buzzetti), che si è occupato anche delle grafiche (sono tornato a fare la fanza da solo, anche se Marco è ovviamente presente come ospite con una column).
E del nuovo numero di Nessuno Schema? Come mai hai deciso questo come back? Dobbiamo aspettarci un best of o e’ un numero nuovo di zecca? Lo consideriamo un vero e proprio miracolo…
Mah, diciamo che ci ho semplicemente messo “qualche” anno in più a scriverlo rispetto ai numeri precedenti ;-). Specialmente perchè sono rimasto da solo a farlo e in solitaria si ha la tendenza ad impigrirsi! Ovviamente è un numero nuovo di zecca (sull’eventuale best of di una fanzine la penso come sulle reunions dei gruppi), per quanto nuove possano essere cose scritte nell’arco di tempo che va dal 2002 al 2013 (per tacere di un pugno di recensioni di dischi “d’epoca” che erano state escluse dal # 9 per ragioni di spazio e che vanno quindi datate 1999 minimo!). Diciamo che volevo festeggiare a modo mio il raggiungimento dei 40 anni e per modo mio intendo buttando un (bel) po’ di euro in questa “Nessuno Schema” # 10 invece di spenderli (in maniera decisamente migliore) per andare a fare una vacanza! ;-)
L’hardcore, oltre ai tuoi gusti musicali, ha influenzato anche il tuo modo di rapportarti alla vita di tutti i giorni? Voglio dire, in fin dei conti si è sempre detto che è di più che un semplice genere musicale, o no?
Sì, diciamo che qualcosa l’Hardcore me l’ha insegnato, però alla fine c’è gente che è “hardcore” (nel senso con cui noi “hardcorers” appunto, intendiamo questa parola) e non sa nemmeno che esiste questo genere musicale, e possessori di mille dischi HC che sono degli stronzi senza speranza… Come sempre è una questione di come sono le persone, le influenze esterne c’entrano solo fino a un certo punto.
Sei un metallaro doc, con tanto di partecipazione a Milano al primo concerto degli Slayer in terra italica. Te lo ricordi? Come mai hai cominciato ad ascolate metal e poi ti sei spostato su territori più hardcore pur non rinnegando le tue radici? Il metal è davvero solo un genere musicale oppure sotto chili di borchie e facce truci si può trovare qualcosa di genuino?
Metallaro doc…no, usurperei la definizione. Diciamo che sono un grande fan dell’heavy metal che è più corretto! ;-) Gli Slayer? Ricordo gli Extrema a fare da spalla al posto dei Malice segnati sul biglietto e ricordo la doppia cassa di Dave Lombardo che quasi mi sradicava le costole! Ero poco più che un bambinetto e mi spiace di non averli visti con maggiore cognizione di causa gli Slayer. Il passaggio dal Thrash Metal all’Hardcore fu abbastanza naturale, ne fummo “vittime” in molti alla fine degli edonistici anni ottanta. E negli anni seguenti ho sempre ascoltato tutto quello che mi piaceva, fosse HC, Punk, Metal, Rock, Pop, Elettronica, ecc.ecc. senza rinnegare un bel niente, per che motivo poi? Per l’ultima parte della domanda ti rimando alla risposta sull’hardcore di qualche riga più su, calcola che per me qualcosa di genuino e di positivo/interessante lo puoi trovare anche nella vecchietta che va a messa tutte le sere (e te lo dico da ateo/anti-clericale convinto!).
E’ di pochi giorni la notizia dell’attentato ad una scuola superiore di Brindisi (Ora son passati mesi, ndr). Prima si è parlato di mafia, poi di pista anarchica ed infine spunta la figura di un soggetto che ha agito per vendetta. Cosa ne pensi? L’Italia sta attraversando un periodi di profonda crisi, dilaniata da bombe, manifestazioni e violenza. Dobbiamo passarci per forza per vedere un cambiamento o ormai siamo veramente alla frutta?
Anche al caffè se non all’ammazza-caffè! Sulla storia di Brindisi credo che alla fine si trattasse solo di un pazzo deviato, anche se poi in Italia non si capisce mai bene chi ha fatto cosa e perchè… Sul resto posso solo dire che violenza et similia rischiano di diventare inevitabili in una situazione come quella attuale. Ma stiamo a vedere se anche questa volta, sempre ovviamente confidando nello “stellone”, il nostro paese di merda (e noi di conseguenza) riuscirà a sfangarsela… Sarà comunque dura, difficile e lunga la faccenda…
Volevam chiederti un parere sulle manifestazioni No Tav, visto che pure tu abiti vicino alla montagna e alle valli. Cosa ne pensi? Secondo noi si stanno spendendo decine di milioni di euro per fare arrivare un treno 10 minuti prima ma purtroppo la questione è molto più intricata e contorta di quello che possa sembrare…
Guarda, non voglio riempirmi la bocca parlando di una situazione che non vivo da vicino e che conosco pochissimo. Di sicuro dietro la Tav ci sono dei giri che ci possiamo solo immaginare… (come, probabilmente, dietro alla superstrada che sta devastando paesaggisticamente la Valtellina…).
Con Nessuno Schema oltre al lato prettamente musicale siete sempre stati vicini a situazioni antagoniste e pure con i gruppi in cui hai suonato spesso avete suonato in centri sociali o comunque in situazioni autogestite. Le idee che esprimevi con la fanzine per esempio sono ancora presenti in te oppure si sono modificate con il trascorrere degli anni?
Direi di no, le idee son sempre quelle (in linea di massima: anarco-socialiste, animaliste, antiautoritarie, antireligiose, antimilitariste, anti-politically correct, soprattutto anti-stronzi), sicuramente adattate al trascorrere del tempo e alle esperienze maturate in questi anni. E per la cronaca sono ancora sia straight edge che vegetariano.
Con Marco ti senti/vedi ancora? Mi pare lavorasse a Milano…
Studiava ingegneria a Milano. Dal 1998 lavora e vive a Helsinki, Finlandia. Ci sentiamo ogni tanto e ci vediamo quando scende a trovare sua madre.
Finito! Grazie molte del tuo tempo e se vuoi aggiungere qualcosa sei libero di farlo.
No no, è già tanto che sono riuscito a rispondervi dopo quasi un anno! ;-) Basta così! E grazie a voi per la pazienza e chiaramente per l’intervista: le domande erano belle e centrate, non so se le mie risposte sono state all’altezza però… (lo sono state, don’t worry eheheheh! ndr).
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nessunoschema10@gmail.com