FIGADEFERR

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di Michele “Morone” Camorani

(Intro di Claudio) Chi fra voi ha letto “Nessuno Schema” # 7 ricorderà certamente l’intervista a queste quattro ragazze che suonano in un gruppo dal nome piuttosto eloquente! Da allora le Figa de Ferr hanno ottenuto un certo successo in giro per lo stivale e hanno stretto qualche contatto di rilievo nella scena; un amico/fan della band è senza dubbio il Morone (cantante dei R.o.i.d. di Forlì), che, oltre ad aver prodotto le spillette del gruppo, nell’autunno ’00 ha condotto un’intervista alle FDF per la sua fanza (“E.P.” # 4, vedi nelle recensioni per dettagli). Un paio di mesi fa ho incontrato la Wanda (bassista delle FDF) al Brick e, visto che la fanza del Morone non ha girato tantissimo, abbiamo pensato di riproporre la suddetta intervista sul nuovo numero di “Nessuno Schema”, perchè (parole della Wanda) “descrive perfettamente quello che sono le FDF nel duemila e sarebbe bello che più persone possibile possano leggere di noi”. Quindi io mi faccio da parte e lascio spazio al Morone e alle Riot Grrrls valtellinesi più famose d’Italia!

 

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Ciao carissime! Allora, per rompere il ghiaccio: ma che fine avevate fatto? Non vi si è viste per un casino in giro! Wanda mi ha detto che per un annetto e più ci sono stati diversi scazzi tra di voi, vi eravate sciolte?
JESSICA: Mah, in parte quello che hai detto è vero…c’erano troppi scazzi e troppi pochi cazzi! Ah, ah! In realtà è successo che qualcuna ha trovato il moroso o l’amante e l’Annarosa (batteria) ha deciso di passare un po’ di tempo all’estero, girando un po’ per tutta l’Europa. Quindi non abbiamo provato per un bel pezzo…

Durante il concerto Figa de Ferr/R.o.i.d. a Colico (novembre ‘99), è inutile nascondervi che siamo rimasti molto colpiti (e a tratti sconvolti) dalle vostre performances sul palco…ma è una posa che “acquisite” on stage o lo fate abitudinariamente? Sì, insomma, io ho interpretato i vostri gesti come volutamente provocatori, ma c’era chi tra il pubblico era proprio andato fuori di testa!
J: Intendi quando mi accarezzavo la fica con una bacchetta della batteria? O quando la Samantha ha fatto vedere le tette? Ragazzi, a noi piace il sesso, è naturale comportarci così, sul palco, come a letto e come nella vita di tutti i giorni. Chiaramente sul palco c’è anche la componente provocatoria, ed è molto divertente vedere le facce stupite della gente! Se poi c’è qualcuno che davanti ad atteggiamenti simili perde la testa, beh, quello è un problema suo, non nostro…
WANDA: Dopo il concerto dovevo andare al cesso, ma ho sbagliato e sono finita in quello degli uomini: a giudicare dai muri imbrattati doveva esserci appena stato il “festival della sega”! E se siamo state noi a provocare tutto ciò, beh, mi sento anche un po’ lusingata!
J: C’era quel tipo di Morbegno che adesso fa il professore, uno che anni fa ci mandava delle lettere d’amore firmate con lo sperma, che era in prima fila, a torso nudo, tutto scarmigliato e con gli occhiali appannati, completamente ubriaco, e mimava ripetutamente delle posizioni del Kamasutra da solo! Che spettacolo!

Il vostro ultimo demo l’ho visto in poche distro. Come mai ha girato così poco?
W: Abbiamo voluto selezionare i distributori perché non volevamo solo dei segaioli che comprano il nostro demo unicamente per le foto di copertina! Volevamo gente a cui piacesse la nostra musica e non solo le nostre tette! Abbiamo ricevuto una serie di richieste di cassette da parte di presunti “macho” di tutta Italia, ma di vero maschio nemmeno mezzo…solo una fila di menabigolo come i due di “Nessuno Schema”, che io chiamo “la fanzine di chi se lo mena”, ah ah!

Raccontate i motivi per cui a Firenze vi siete rifiutate di suonare con gli Unsung all’utimo momento…
J: Certi idioti hanno messo in giro la voce riguardo una nostra virata lesbo-separatista che, vista la massiccia presenza di maschi arrapati sia sottopalco che sul palco, ci avrebbe fatto lasciare inviperite l’Emerson. Non è assolutamente vero! Per quanto io stessa non disdegni l’avere rapporti sessuali con un’altra donna (o più donne alla volta), come mi è già capitato varie volte, nego ogni nostra presunta svolta lesbo-separatista. Io sono bisex e orgogliosa di esserlo!
W: Beh, non posso che confermare. Anche se voglio precisare che a me le donne non interessano, a me piace il cazzo e basta! Anche se più uomini alla volta mica mi dispiacerebbero…
J: Neanche a me se è per questo! Ma per tornare alla domanda, la vera ragione per cui non abbiamo suonato è che ci siamo trovate davanti ad una massa di pseudo-macho a torso nudo, per lo più ubriachi, che non facevano altro che vantare quanto ce l’avessero lungo… C’era addirittura un certo Cicci che si definiva “il vero super-maschio del sud”, ma quando su richiesta dell’Annarosa l’ha tirato fuori…beh, stendiamo un velo pietoso, poveretto! Dopo questa e altre “esibizioni” simili, ce ne siamo andate disgustate da questi finti-maschi, non all’altezza di quattro “fighe de ferr” come noi! Ci spiace per chi era venuto davvero a sentire la nostra musica, ma c’è chi era lì solo per le nostre passere e chi vuole fare sesso con noi deve dimostrarci di meritarselo (e con rozzate come queste merita solo un calcio nelle palle!).
W: Comunque gli Unsung non sono male, musicalmente intendo! Sono un po’ dei tamarri, in particolare il chitarrista/cantante, però nel sound-check mi sono piaciuti. Peccato che siamo andate via perché in concerto li avrei visti volentieri e poi avevo individuato un bel figone dietro al banchetto del tipo degli Unsung e quasi quasi me lo sarei fatta! Mi ha detto di chiamarsi Panza e maliziosamente ha aggiunto che di professione fa l’infermiere-porcone!

Più volte accennate alla “scorrettezza politica”, per esempio con quel motto tutt’altro che animalista che spesso vi ho sentito pronunciare… non credete sia una cosa un po’ troppo gratuita e sterile? Non che io ne sia rimasto offeso o indignato (per carità, anzi lo prendo ironicamente).
J: Ti riferisci evidentemente a “Don’t eat meat, swallow it!”, no?! Allora, innanzitutto noi siamo tutte vegetariane (anche se abbiamo deciso di non sbandierarlo ai quattro venti, come fanno tanti/e per tirarsela!) e non capisco perché tu ritenga questo motto tutt’altro che animalista! Mi sembra ovvio che ci si riferisca all’ingoio di un bel cazzo (e della sua “produzione”)! Una cosa gratuita e sterile? Può darsi, ma per noi è quasi una regola di vita!

Che ne pensate del fatto che la scena SxE si sia così distaccata dal resto dell’Hc in generale…anzi, che ne pensate dello/degli SxE?
J: Claudio di “Nessuno Schema” è straight edge, se tutti sono come lui… Non bevono e non fumano, e non scopano neanche se pagano! Però sulla droga non la raccontano giusta, in un certo modo si fanno anche loro…si fanno le seghe!
W: Alex dei Mudhead/Burning Defeat è straight e tromba come Rocco Siffredi…esperienza personale! Detto questo, al 95% gli straight-edgers che ho conosciuto sono dei coglioni che se la tirano e a cui la figa non piace mica tanto! A furia di “unity”, “crew”, “togheter” e cazzate simili, mi sa che sono diventati tutti froci e si inculano fra di loro! Non so perché sono così distaccati dal resto della scena Hc, non seguiamo molto questo ambito, comunque, se fossero meno deficienti, ben vengano ragazzi sempre in piena “efficienza”.

Ormai sono un casino di anni che suonate insieme, avete mai pensato di fare dischi?
W: Il disco ci ha sempre spaventato per la durata, ci metti un bel pezzo a scrivere tutte le canzoni e alla fine perdono di immediatezza. Noi siamo per il “tutto e subito”!
J: Anche e soprattutto in fatto di sesso…
W: E poi, diciamoci la verità, per fare un demo il Budda (fonico di fiducia, nonché pigmalione della band –n.d.r.) è abbastanza, ma ho paura che sulla distanza il compare volpone mi crolla!

Qual è il posto e il gruppo con cui più vi siete divertite e realizzate?
J: Come posto direi il Sexy Shop di Morbegno quando abbiamo suonato nel piazzale lì davanti per un concerto di sostegno al posto che stava per chiudere, grazie ai soliti benpensanti/baciapile del cazzo! Sul palco avevo portato un po’ di oggettistica, gentilmente prestata dai titolari del negozio, e ci siamo sbizzarite! Pensa che l’Annarosa ha addirittura suonato un paio di pezzi con due cazzi finti al posto delle bacchette! Come gruppo non lo so, in ogni gruppo ci sono quelli simpatici e quelli meno simpatici o decisamente stronzi… diciamo che un giorno mi piacerebbe suonare con un gruppo composto da quattro bei fighi che a fine concerto mi scopano in ogni buco possibile, ah ah!
W: Che troia che sei! Io invece vorrei suonare con un gruppo di gay, tipo M.D.C. o Pansy Division, almeno per una volta non troveremmo gente che ci prova! …anche una “figa de ferr” ha bisogno dei suoi momenti di pausa, eh eh!!
J: Parla per te!

Quali sono invece i gruppi che più vi piace ascoltare (magari anche italiani odierni)? Vi ritenete stilisticamente cambiate? E a proposito…i vostri ultimi testi, di che parlano? Perché non li spiegate sul palco?
W: Della musica di oggi non mi piace praticamente niente, quindi per la maggior parte è ancora Heavy Metal e Hardcore anni ’80. In particolare Scorpions, Motley Crue (ancor di più dopo aver visto Tommy Lee in azione con quella troia della Pamela Anderson!), Kiss e Poison da una parte, Dead Kennedys, D.R.I., Agnostic Front e Raw Power dall’altra.
J: Mah, a me le Hole non fanno cagare; poi lei (Courtney Love –n.d.r.) ha un fare da pelanda che le invidio… Ah, poi quel bigolo del Marco di “Nessuno Schema” mi ha spedito, in un evidente tentativo (vano) di entrare nelle mie grazie (e può giusto entrare solo lì!), un disco delle Thee Ultra Bimboos finlandesi: che schifo!
W: Ah bè, perché quel gruppo nuovo di Morbegno, i Milaus (o come cazzo si chiamano), quelli invece sono bravi?!? Catto-Pop da frocetti per verginelle da oratorio in calore, e ho detto tutto!
J: Dai zoccola, saranno bravi i Gradinata Nord di quel picio del tuo amichetto Alex! La menano tanto con calcio, ultrà, Oi! e cagate varie, ma più che sfogare le loro frustrazioni sessuali allo stadio (del Lecco, poi, mica della Lazio!) non possono fare.
W: Dilla tutta, pelanda, che, a proposito di dischi regalati, ti sei fatta portare a casa i dischi delle Harum Scarum da quel menapicio del Claudio di NS che mi risulta “suoni” anche lui nei Gradinata…
J: Ohh, ma cosa credi?! Gliel’ho fatta solo annusare un po’ da lontano, così lui non ha più capito un cazzo e mi ha regalato i dischi! Cosa pensavi, che gliela volessi anche dare a quel segaiolo?!
W: Vabbè, lasciamo perdere… Allora, tornando alla tua domanda, stilisticamente siamo cambiate, forse siamo un pochino più varie. La Samantha (chitarra) suona meno distorta e in generale cerchiamo di trovare dei suoni diversi da canzone a canzone, è forse finita l’era del “tutto a manetta”…
J: I testi invece parlano sempre di noi, meno degli uomini (e dei loro cazzi!) e più della vita in generale… Comunque sperare di spiegarli sul palco, quando hai davanti una fila di idioti eccitati e ubriachi che ti urlano “Suona, troia, suona!”, è come cercare di menarglielo a un vecchio!

Un uccellino mi ha detto che Samantha ha trovato il fidanzato (gossip is fun!), su su qualcun’altra di voi la sputtani…
J: Beh, l’uccellino (il tuo, viste le minuscole dimensioni) non sa proprio un cazzo! La Samantha ha avuto una mezza storia con una sua vecchia fiamma dei tempi del Mixer (discoteca valtellinese in voga negli anni 80 – n.d.r.), il Ruffo di Ponte del Passo, ma dopo sei mesi è saltato fuori che lui aveva un’altra a Dongo! Altro che il Somalo e il Cobra, ecco dove spariva il mandrillo quando non usciva con la Samantha! La canzone “Val di giust”, che suoniamo ultimamente dal vivo, è dedicata a lui.
W: Io ho avuto una storia di un annetto con uno di Berbenno, batterista di un gruppo di pseudo-Metal ora sciolto, ma alla fine lui mi ha mollato perché aveva il complesso di inferiorità a causa del fatto che era più basso di me e a letto non era proprio un drago…
J: Quello lì le uniche fiamme che poteva fare erano quelle dal culo quando scorreggiava!
W: L’Annarosa ha ancora un mezzo bigolo in Olanda, si sentono ogni tanto, ma niente di più. E la pelanda qui presente (puntando Jessica – n.d.r.) invece se ne mette giù uno diverso ogni sabato sera al Vogue!
J: Beh, sarà il caso di scrivere la canzone “Dacci oggi il nostro pene settimanale”, allora!

Ultime vostre esperienze di vita vissuta?
J: Mah, una sera ero appunto al Vogue e mancava una mezzoretta alla chiusura, quando ho visto due tipi: uno bello muscoloso e maschio, capello crespo lungo e basette alla Piero Pelù, l’altro invece alto, ma magro, con la felpa degli Integrity e mi sembrava che sparasse solo cazzate. Beh, senza sapere né leggere né scrivere, li ho portati a casa mia… Intanto che quello stupido mi tirava fuori tutti i dischi della mia collezione urlando frasi senza senso tipo “Ahhh, ‘Lo spirito continua’, non ti facevo amante dello Ska…”, l’altro tirava fuori qualcos’altro dalle sue mutande rossonere (con scritto, mi sembra, “Attenzione: contiene diavolo focoso” o qualcosa del genere): che spettacolo!!! E pensare che io sono interista!
W: Io invece una sera al Brick sono stata tampinata per ore da quel tipo che è fratello dello Zorro ex-Carrions NN. Continuava a vantare che a Cuba se ne era scopate tre contemporaneamente e che la sua morosa dopo la dodicesima volta implora pietà e lui è ancora lì “lancia in resta”… meno male che ogni tanto entrava qualche suo socio che lo sfotteva per il sorpasso della Lazio sulla Juve e allora per qualche minuto mi lasciava stare e rispondeva per le rime! Comunque sia, alla fine, esasperata, ho deciso di metterlo alla prova, siamo saliti sul suo Renault 4 e siamo andati a casa sua: lui si è messo una maglia della Juve e ha preteso che io ne indossassi una della Lazio e che mi facessi soltanto inculare, mentre lui declamava un attacco alla Lega Calcio per aver fatto giocare Perugia-Juve su un campo impraticabile! Mi aveva promesso di superare le dodici volte, ma è già tanto se è arrivato a metà della prima! E’ caduto addormentato di colpo e non c’è stato verso di svegliarlo! Nel sonno biascicava parole tipo “Cragnotti”, “è finita”, “Suor Paola”, “Moggi”, “Calori”, “Carletto Mazzone”, “da +9 a –1”, “Eriksson” e roba simile… schifata, mi sono lavata e me ne sono andata!

I tre uomini più fighi della scena italiana?
J: Di fighi ce ne sono pochini… Guarda, che mi farei senza pensarci due volte sono il Cola dei Red Blood Hands (che a giudicare da quello che faceva con la sua ex, deve essere troppo un perverso!), il Fornaca di Decadence Dance (a condizione che mi scopi vestito completamente in latex con un solo buco all’altezza del cazzo, coperto da una toppa “strappa & getta” dei Vaginal Massaker!) e il Petralia (basta che non faccia davvero rima con “una botta e via” soltanto!).
W: Concordo, di fighi veri neanche l’ombra… Comunque, io la darei a Gege di Bastian Kontrario (che mi ha scritto che mi scoperebbe nel culo con “Pronti per la battaglia” dei Peggior Amico come colonna sonora), al Valentini (che dopo essere stato con me si metterà a scrivere copioni per il porno, ve lo dico io!) e ovviamente al Panza!

In conclusione…
J: Scriveteci! Però solo via e-mail, perché non ne possiamo più di lettere e telefonate a sfondo erotico-minatorio da parte di segaioli impotenti! L’indirizzo è: figadeferr@hotmail.com

Un bacione a tutti/e!!!
W: Un bacione sulla punta del pisello a tutti, eh eh!!