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A distanza di tre anni e mezzo dal numero 8, dopo due anni di “lavorazione” (dall’estate ’99 a quella ’01) e la bellezza di sette mesi di incubazione, dall’asse Colico-quartiere Riva (sempre più regno dei narcotrafficanti alto-lariani) / Helsinki-quartiere Herttoniemi (ai primi posti della speciale classifica finnica per quanto riguarda l’alcoolismo) fuoriesce il numero 9 di NESSUNO SCHEMA, Anarco-Demenzial-Cech-Dialettal-Suomalainen-Football-Hardcore-Death-to-false-Metal- ‘zine di musica, costume e vita vissuta (numero con cui peraltro “festeggiamo” il decennale, 92-02, dieci anni di cazzate, sembravano meno…).120 pagine formato A5, grafica computerizzata, fotocopiata professionalmente in 500 esemplari, copertina commercialissima e retro-copertina di una volgarità (gratuita) mica da ridere!
I contenuti? Allora, le interviste sono: agli dei del Death-Thrash più ignorante che ci sia e che ci sia mai stato, cioè i canadesi Slaughter, al difensore della massima serie calcistica più famoso per i rocamboleschi autogol, cioè Riccardo Ferri, a uno dei gruppi più sfigati della florida scena Death Metal della Florida (bello il gioco di parole, eh?!) dei primi anni novanta, cioè gli Hellwitch (questa a dire il vero doveva andare su un’altra fanza, ma poi è finita qua…), e infine alle nostre compaesane riot-grrrls Figa De Ferr. Le recensioni (dischi, cd, cassette, fanzines, programmi tv, ecc.) sono un centinaio scarso, quindi ne avete per rompervi i coglioni / le ovaie, e anche oltre! Non mancano naturalmente i reportages di concerti visti e fatti, dalla Finlandia alle Marche. Nelle numerose columns (termine che fa sempre figo, converrete!) si parla di calcio + tifo a 360°, di pesca e di Straight Edge, si fanno riflessioni senil-arteriosclerotiche sulla scena Ardecore di oggigiorno, si racconta l’ingloriosa storia degli ultras colichesi, si ripescano vecchi dischi di dieci/quindici anni fa, si narra di esperienze più o meno divertenti legate all’attività dello scambismo (quello dei dischi, mica quello di coppia!), si fa pure la cronaca del derby Lecco-Como della stagione scorsa, e non possono naturalmente mancare le parti più Emo, dove i vostri due amati redattori si mostrano tristi e disperati per rubare il cuore delle giovani fanciulle che leggeranno! A completare il pastone abbiamo una retrospettiva sul vanto (?) dell’HC valtellinese dei tempi che furono, cioè i Carrions NN, e un articolo sulla situazione dei movimenti anarchici slovacchi.
Le collaborazioni a questo numero sono state numerose e tutte di primissimo piano: la grafica è stata assemblata dalla signorina Sari Lihavainen, famosa in tutta la Finlandia per il suo lavoro appunto grafico su “Mikro PC” (importante rivista di computer made in Suomi), poi sono intervenuti coi loro scritti e/o col loro aiuto lo sceneggiatore di “Vivere” Andrea Valentini, lo stimato ex-professore di liceo artistico Giacomo Bottà, il cronista sportivo de “La Provincia di Sondrio” Marco Lanzini, il metal-maestro d’asilo garfagnano/polacco Borys Catelani, il capo-reparto più famoso dell’intero Iperal di Piantedo Alessandro Rovedatti, il membro principe di tutte le boy-bands romagnole Michele Camorani, il n°9 (del calcio amatoriale locale) più desiderato da tutte le quindicenni Diego Platti, l’Imperatore Nero dell’Alta Valle Ugo Scarsi, il barista che dicono ammazzi le suore Rocco Del Nero e l’anarco-attivista slovacco Vlado Kopcaj.